Dal punto di vista amministrativo, vediamo quanto costerebbe aprire una nuova concessione per operare nel territorio italiano nel rispetto della legge
Dal punto di vista amministrativo, vediamo quanto costerebbe aprire una nuova concessione per operare nel territorio italiano nel rispetto della legge
Dal punto di vista amministrativo, vediamo quanto costerebbe aprire una nuova concessione per operare nel territorio italiano nel rispetto della legge.
Dopo aver visto i motivi per cui regolare il poker live in Italia, vediamo dal punto di vista amministrativo quanto costerebbe aprire una nuova concessione, ovvero i costi per operare con una licenza valida, nonchè i tempi di validità della stessa.
Come sappiamo, in Italia è prevista l’esistenza di una nuova concessione solo dopo l’approvazione di AAMS. Senza questo “lascia are”, gli eventi organizzati non posso essere autorizzati. Detto questo, la situazione però non ha punti di svolta, visto che siamo in attesa ormai da quasi cinque anni per l’istituzione di un bando di gara. Molte sono ancora le perplessità, dovute in parte anche per scarsa comunicazione amministrativa: infatti, non tutti i TAR la pensano allo stesso modo, il chè non ci mette nelle condizioni ideali per mettere le cose “nero su bianco”.
Ma quanto costerebbe una licenza? Sappiamo che si parte da una base d’asta di 100.000€, e che saranno distribuite 1000 nuove licenze dalla durata di 9 anni. Si parlava di 500 nuove licenze già pronte per il 2012, ma il Ministero dell’Economia pare essere ritornato sui suoi i. In particolare, secondo la legge del 2011,
“I punti di esercizio sono aggiudicati, fino a loro esaurimento, ai soggetti che abbiano presentato le offerte risultanti economicamente più elevate, rispetto ad una base pari ad euro 100.000 ed operano a seguito dell’avvenuto rilascio della licenza prevista dall’articolo 88 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773”
Tutto era previsto entro e non oltre il 31 Gennaio 2013, ma a quanto pare nessuno ha sollevato il problema. Ciò lascia perplessi, anche se la legge del Bando non è ancora stata abrogata, quindi le possibilità di future manovre non sono totalmente da escludere.