

In fase di dichiarazione dei redditi, molti contribuenti si pongono un dubbio ricorrente: le vincite da gioco d’azzardo vanno inserite nel modello 730? La risposta non è immediata e dipende da diversi fattori, tra cui la natura del gioco, il soggetto erogatore e la tipologia della vincita.
Vediamo cosa dice la normativa italiana e come comportarsi per non rischiare errori o sanzioni.
Vincite da gioco d’azzardo: tassazione alla fonte
Nel nostro ordinamento, la maggior parte delle vincite da gioco d’azzardo non deve essere inserita nel modello 730 perché sono già tassate alla fonte.
Ciò significa che il prelievo fiscale avviene direttamente al momento della vincita, senza che il vincitore debba dichiarare nulla all’Agenzia delle Entrate.
Questo vale per:
Giochi gestiti da (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), come:
Lotto
SuperEnalotto
Gratta e Vinci
Scommesse sportive
Bingo
Videolottery e slot machine
Gioco online legale (siti .it autorizzati)
Vincite da concorsi a premio soggetti a ritenuta d’imposta.
Esempio pratico:
Hai vinto 1.000 € con una scommessa online su un sito .it autorizzato? La piattaforma ha già trattenuto l’imposta alla fonte: non devi inserirla nel 730.
Quando va dichiarata una vincita?
Le vincite vanno dichiarate solo in alcuni casi particolari, ad esempio:
Se derivano da gioco effettuato all’estero, specialmente su piattaforme non autorizzate in Italia.
Se ricevi una vincita in forma non monetaria (es. premi, beni di lusso) non soggetti a ritenuta alla fonte.
Se eserciti attività professionale legata al gioco (es. pokeristi professionisti, in determinati casi).
Se ricevi vincite tramite forme di pagamento non tracciabili da parte di soggetti non soggetti a tassazione automatica.
In questi casi, i proventi vanno inseriti nel quadro RL del Modello Redditi (ex Unico) e non nel 730. Il 730 è riservato infatti a redditi più standardizzati e soggetti a ritenuta d’imposta ordinaria.
Tassazione delle vincite: aliquote attuali (2025)
Nel 2025 le principali aliquote sulle vincite da gioco (già trattenute alla fonte) sono:
Tipo di gioco | Aliquota imposta |
---|---|
Lotto | 8% |
SuperEnalotto | 20% sulla parte eccedente 500€ |
Gratta e Vinci | 20% sopra i 500€ |
Scommesse sportive | 20% sul margine della raccolta |
Slot machine (AWP) | 23,85% PREU (Prelievo erariale unico) |
Videolottery (VLT) | 8,60% PREU |
Queste imposte sono prelevate automaticamente, senza che il vincitore debba fare nulla.
Vincite estere e criptovalute: attenzione alla dichiarazione
Se hai giocato su piattaforme straniere non autorizzate (quindi con domini .com o non soggetti a controllo ), sei tenuto a dichiarare i proventi come “redditi diversi” nel modello Redditi.
Allo stesso modo, se hai ricevuto vincite in criptovalute o tramite modalità alternative non soggette a tassazione automatica, potresti essere obbligato a riportare l’importo nella dichiarazione.
In sintesi: cosa fare nel 730?
Tipo di vincita | Va inserita nel 730? |
---|---|
SuperEnalotto, Gratta e Vinci, Lotto | ❌ No |
Giochi online (PokerStars .it, etc.) | ❌ No |
Scommesse sportive su siti autorizzati | ❌ No |
Vincite su siti esteri o non autorizzati | ✅ Sì (Modello Redditi) |
Premi non tassati alla fonte (es. oggetti) | ✅ Sì (caso per caso) |
Nel 2025, chi vince legalmente in Italia tramite canali autorizzati non deve inserire nulla nel 730. L’Agenzia delle Entrate riceve già i dati dai concessionari del gioco. Diverso è il discorso per giochi esteri, premi non monetari o attività da “giocatore professionista”.
In caso di dubbio, è consigliabile rivolgersi a un CAF o a un commercialista, specialmente se hai giocato all’estero o incassato somme atipiche.