

Ogni cambio di presidenza negli Stati Uniti riaccende le discussioni sul futuro del poker online a livello federale. Sebbene il tema sia raramente inserito nei programmi elettorali, le speranze dei player americani di un intervento federale si infrangono spesso contro l’inazione politica. Dall’entrata in vigore dell’UIGEA (Unlawful Internet Gambling Enforcement Act), che ha bloccato le room illegali negli USA, il settore vive una regolamentazione frammentata, demandata ai singoli stati.
Durante l’era Obama, si sperava in un’apertura, ma la sua amministrazione non ha affrontato il tema. Lo stesso vale per Donald Trump: nonostante il suo ato da imprenditore nel settore dei casinò, i suoi legami con comunità religiose conservatrici hanno mantenuto un approccio cauto. Con Joe Biden, le aspettative erano basse, e i fatti lo hanno confermato.
Con il possibile ritorno di Trump alla Casa Bianca, la situazione potrebbe rimanere invariata: lasciare agli Stati l’autonomia normativa sul gioco d’azzardo online e live, mantenendo una regolamentazione decentralizzata. Tuttavia, una figura potrebbe rappresentare un elemento di svolta: Doug Burgum, nuovo Segretario del Dipartimento degli Interni, noto per la sua esperienza come governatore del Dakota del Nord.
La Nomina di Doug Burgum: Una Svolta Ambivalente
Burgum gode di una reputazione positiva tra le comunità tribali del Dakota del Nord. Durante il suo mandato, ha aggiornato gli accordi sul gioco d’azzardo con le cinque tribù dello Stato, abbassando l’età minima per giocare da 21 a 19 anni. Tuttavia, ha anche rifiutato di autorizzare il gioco d’azzardo online legato ai casinò tribali, suscitando delusione tra le tribù locali.
Le tribù avevano proposto il modello “hub and spoke”, utilizzato in Florida dalla nazione Seminole, che stabilisce che il luogo del server determina la giurisdizione del gioco, indipendentemente dalla posizione fisica del giocatore. Burgum ha respinto questa proposta, dichiarando: “Non esiste un percorso legale chiaro per il governatore per concedere un’espansione così ampia del gioco d’azzardo.”
Il Precedente della Florida e le Prospettive per Altri Stati
Il modello hub and spoke ha già trovato applicazione in Florida, e altri stati come Minnesota, California e Oklahoma potrebbero seguire questa strada. Tuttavia, il Dipartimento degli Interni (DOI) mantiene una posizione neutrale. Nei documenti relativi al caso West Flagler, il DOI ha chiarito che l’approvazione dei patti non implica un endorsement per il sistema proposto, ribadendo che eventuali modifiche devono avvenire a livello statale.
La posizione di Burgum sul sistema hub and spoke rimane ambigua: non è chiaro se la sua opposizione sia un riflesso delle leggi del Dakota del Nord o una visione applicabile a livello federale. Questo punto è cruciale per gli stati che già offrono poker, scommesse e casinò online, i cui modelli normativi potrebbero essere influenzati dalla nuova direzione dell’esecutivo.