

Il poker non è solo un gioco di carte, ma un vero e proprio rituale sociale. Si gioca con la testa, certo, ma anche con il cuore, gli occhi e il rispetto per gli altri. Le regole ufficiali ti dicono come distribuire le carte, come scommettere, come determinare il vincitore di una mano. Ma è al di là del regolamento che inizia il vero poker: quello fatto di gesti, silenzi, intuizioni e, soprattutto, di regole non scritte. Quei codici di comportamento che distinguono un buon giocatore da uno fastidioso, un professionista da un improvvisato. Scopriamole insieme.
Non Parlare Durante una Mano (Specie Se Non Sei Coinvolto)
Una delle prime e più importanti regole non scritte è il silenzio durante le mani attive. Se non sei nella mano, evita commenti, facce strane, battute o esclamazioni. Anche un semplice “wow” può influenzare le decisioni di chi è ancora in gioco. Peggio ancora se dai suggerimenti, intenzionali o meno. Il poker è un gioco di informazioni: interferire significa rompere l’equilibrio.
Mai Mostrare le Carte Prima del Tempo
Mostrare le carte volontariamente quando non è richiesto — per vantarti di un bluff riuscito o per fare scena — è considerato poco sportivo. Può alterare l’atmosfera del tavolo e fornire indizi utili agli avversari per le mani future. Se il gioco prevede il muck (scartare senza mostrare), fallo in silenzio e con discrezione.
Non Parlare del Piatto Durante la Mano
Non dire “c’è tanto nel piatto” o “non conviene vedere” mentre altri stanno ancora decidendo. Anche questo è un tipo di angle shooting (comportamento scorretto ma non necessariamente vietato). I giocatori devono poter prendere decisioni basate solo su ciò che vedono e vivono in quel momento, senza pressioni esterne.
Rispetta il Turno di Gioco
Agire fuori turno è uno degli errori più gravi — anche se involontario. Può rivelare informazioni cruciali (come un fold o un call anticipato) e influenzare l’azione degli altri. Se sei distratto o troppo impaziente, il tavolo se ne accorgerà. E non in positivo.
Evita di Festeggiare Troppo (o Umiliare gli Altri)
Hai fatto un gran colpo, hai eliminato un avversario con un bluff spettacolare. È giusto essere contenti, ma ricorda che l’eleganza è parte del gioco. Evita esultanze da stadio o commenti sarcastici verso chi ha perso. Il poker è una guerra psicologica, ma anche un gioco di rispetto.
Non Parlare di Mani Precedenti in Modo Tossico
La mano è finita, hai perso o vinto. Evita di recriminare, lamentarti o analizzare ad alta voce le scelte degli altri. Frasi come “non dovevi mai vedere lì” o “sei andato all-in a caso” generano solo tensione e rovinano l’esperienza del tavolo. Se proprio vuoi analizzare una mano, fallo con calma a fine sessione.
Sii Onesto e Chiaro con le Puntate
Quando scommetti, fallo in modo chiaro. Non muovere le fiches in modo ambiguo, non fare finte, e annuncia l’importo se necessario. Ambiguità e “giochetti” con le puntate (come fingere di puntare per vedere la reazione degli altri) sono considerati scorretti. La trasparenza è parte dell’etica del tavolo.
Conosci i Limiti (Tuoi e Degli Altri)
Il poker è anche gestione emotiva. Non insultare, non provocare, non cercare volutamente di destabilizzare un avversario con comportamenti al limite. E soprattutto, non giocare oltre le tue possibilità. Rispettare sé stessi è la prima vera regola non scritta.