

Nel mondo del poker, spesso si dà molta attenzione alla strategia e poca alla burocrazia. Ma per chi gioca — anche saltuariamente — è fondamentale conoscere gli obblighi fiscali connessi alle vincite. In questa guida analizziamo i diversi scenari possibili, dalla semplice partita online al professionismo, con indicazioni pratiche su cosa dichiarare, come e quando.
Poker su piattaforme con concessione (ex AAMS)
Le piattaforme autorizzate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli offrono una tutela al giocatore anche dal punto di vista fiscale.
✅ Esempio:
Mario vince 3.000 € in un torneo su PokerStars.it, piattaforma con regolare concessione .
In questo caso:
Il sito trattiene già l’imposta alla fonte (con aliquota specifica per i giochi a distanza);
Mario non deve dichiarare nulla in sede di dichiarazione dei redditi;
Tuttavia, è consigliabile tenere traccia dei movimenti (esportando report periodici del conto gioco).
🧾 Riferimenti:
Art. 30 del D.L. 138/2011: introduce l’imposta unica sui giochi;
Art. 6 del TUIR: definisce cosa costituisce reddito imponibile.
Piattaforme Estere Non Autorizzate
Giocare su siti non autorizzati in Italia, anche se legali nel loro paese d’origine, implica una tassazione diversa.
❌ Esempio:
Luca gioca su un sito estone, non autorizzato in Italia, e vince 10.000 € in un torneo.
Cosa succede:
Le vincite non sono tassate alla fonte;
Vanno dichiarate nel quadro RL del modello Redditi, come “altri redditi di natura occasionale derivanti da vincite estere”;
Deve convertire l’importo in euro alla data della vincita;
L’imposta da pagare è pari al 23%, oppure si applicano gli scaglioni IRPEF se cumulate ad altri redditi.
⚠️ Attenzione: L’Agenzia delle Entrate può considerare questi redditi come evasione se non dichiarati.
Poker Live: Casinò e Tornei all’Estero
Le vincite derivanti da tornei live seguono regole diverse a seconda del luogo:
🏛️ Tornei in Italia:
Come nei casinò legali, l’imposta è trattenuta alla fonte;
Nessuna dichiarazione aggiuntiva è richiesta.
🌍 Tornei all’Estero:
Se vinci in un casinò a Las Vegas o a Montecarlo, e non c’è ritenuta alla fonte, devi dichiarare tutto in Italia;
Le convenzioni internazionali contro la doppia imposizione possono permettere di scontare le imposte già pagate all’estero.
Il Caso del Giocatore Professionista
Se giochi regolarmente, partecipi a eventi, hai sponsor, guadagni dallo streaming o dalla didattica (es. coaching), potresti rientrare nel profilo del poker player professionista.
Caratteristiche:
Attività abituale, organizzata e remunerativa;
Occorre aprire partita IVA;
Iscrizione INPS (gestione separata);
Contabilità semplificata o forfettaria (se ricavi sotto soglia).
🧮 Codice ATECO suggerito:
93.29.90: Altre attività di intrattenimento e divertimento nca.
🔍 Nota importante: Attualmente in Italia non esiste un inquadramento univoco per il “giocatore professionista”, quindi serve un’analisi caso per caso da parte di un commercialista.
Monitoraggio Fiscale e Conti di Gioco
Ricorda che:
I conti di gioco sono soggetti a monitoraggio fiscale, se movimentano somme significative;
Se hai conti esteri (es. su Skrill, Neteller o banche offshore), vanno dichiarati nel quadro RW del modello Redditi.
Schema Riassuntivo
Tipo di vincita | Va dichiarata? | Dove? | Tassazione |
---|---|---|---|
Poker su sito | ❌ | – | Tassazione alla fonte |
Poker su sito estero non | ✅ | Quadro RL | 23% o IRPEF |
Torneo live in Italia | ❌ | – | Tassazione alla fonte |
Torneo live all’estero | ✅ (salvo ritenuta) | Quadro RL | IRPEF, salvo detrazione |
Attività professionale continuativa | ✅ | Partita IVA, reddito autonomo | IRPEF + INPS |
Consigli Finali dell’Esperto
Non improvvisare: la fiscalità del gioco è complessa e soggetta a verifiche.
Conserva ricevute, movimenti e screenshot delle vincite, anche se tassate alla fonte.
Consulta un commercialista specializzato, specie se hai vincite estere o attività continuative.
Evita conti su siti non autorizzati: sono rischiosi anche in ottica antiriciclaggio.