Si procede a o spedito. Le WSOP 2013 non concedono attimi di sosta, e i ricchissimi premi non aspettano altro che essere arraffati. L’Italia continua a deludere, nonostante l’ottimo 5° posto di Alex Longobardi.
Si procede a o spedito. Le WSOP 2013 non concedono attimi di sosta, e i ricchissimi premi non aspettano altro che essere arraffati. L’Italia continua a deludere, nonostante l’ottimo 5° posto di Alex Longobardi.
Si procede a o spedito. Le WSOP 2013 non concedono attimi di sosta, e i ricchissimi premi non aspettano altro che essere arraffati. L’Italia continua a deludere, nonostante l’ottimo 5° posto di Alex Longobardi.
Il pro azzurro, un po come capitato al connazionale Dario Alioto, non riesce ad ingranare la quinta nel momento decisivo, ovvero quando è richiesto quel pizzico di fortuna in più per entrare nella storia. Alex Longobardi si ferma in 5° posizione.
Che questo era il torneo di Josephy lo si era capito fin dalle battute finali, quando egli stesso si rende protagonista dell’eliminazione del nostro Longobardi con un call discutibile che lo premia oltre misura: all-in di Longobardi con A-K off da small blind e call di Josephy con 10-8 a picche (una sconfitta che non avrebbe comunque condizionato il suo torneo).
Il board è di qualli che ti tagliano le gambe: 8-6-6, ma il 10 al turn e l’8 al river chiudono tutti i discorsi per il pro azzurro. Per Longobardi 63.000$ che sicuramente non sono da rifiutare, visti i 3000$ del buy-in d’ingresso. Josephy continua imperterrito la sua mattanza, arrivando in heads up finale con un destino praticamente gia scritto: all-in pre-flop A-2 vs K-10, con un board che accende parzialmente le speranze di rimonta per Silverstein visti i 3 cuori sul board [5-Q-J]. Turn e river sono però un clamoroso buco nell’acqua [3-5], così Josephy può festeggiare una vittoria scandita da quella fortuna che è mancata al nostro Longobardi così come ad Alioto nell’evento precedente.
Grande amarezza per Eric Froehlich, chipleader ad inizio giornata ma confinato in un’inaspettata 9°posizione per “soli” 14.585$. Il vincitore è Brent Wheeler, il quale vince il suo primo risultato di rilievo nel panorama live, incassando un’assegno da 191.605$. Anche in questo caso da segnalare la presenza al final table del gentil sesso: Malissia Zapata, la quale vanta attualmente il miglior risultato femminile di queste WSOP 2013.
Giunti all’heads up finale, i pronostici davano per scontata la vittoria di Scott Clements, player statunitense che può vantare in carriera ben 2 titoli WSOP e 2 WPT, per un palmares che non ammetteva sorprese. Le WSOP sono, da sempre, teatro di grandi sorprese, e anche questa volta i pronostici sono stati clamorosamente smentiti.
Il 22enne canadese Berger, sconosciuto fino al momento clou della giornata, vince un piatto mostruoso con A-Q, floppando una scala nuts che riesce a farsi pagare lungo tutte le street successive. Da li in poi il vantaggio diventa considerevole, fino a giungere all’epilogo: Berger mostra K-K, mentre Clements si affida ad un progetto di scala bilatera con 10-9 [8-7-2], scala che di fatto non si concretizza.