In questa seconda parte della serie “riconoscere lo showdown value“, vediamo un esempio pratico per analizzare al meglio questo aspetto importantissimo del poker.
In questa seconda parte della serie “riconoscere lo showdown value“, vediamo un esempio pratico per analizzare al meglio questo aspetto importantissimo del poker.
ESEMPIO:
Siamo in una fase pre-flop, dove il nostro obiettivo è capire se il nostro punteggio, nel corso delle varie streets, possa avere o meno showdown value ed optare in tal caso un cambio di strategia. I bui sono 1€ – 2€, dunque un insidioso NL 200 6-max. La partita inizia subito con il fold del giocatore 1 dalla prima posizione, seguito a ruota dal giocatore 2 e 3. Questo inizio permette al [giocatore 4] (in questo caso nella posizione di bottone), di avanzare un bel rilancio con [8-9 a Picche], con l’unico obiettivo di far are gli avversari appena dopo di lui. È il turno del giocatore 5 che non ci pensa due volte ed abbandona la propria mano (3-7 off), lasciando la parola al [giocatore 6] che con [10-J di Fiori] decide di chimare il rilancio precedente. Il pre-flop ha scremato ben 4 giocatori al tavolo, e solo 2 di questi lotteranno per portarsi a casa il piatto.
Prima del flop, il piatto ammonta a circa 13€.
Il dealer distribuisce le prime 3 carte comuni che andranno a comporre il flop: [2 di Fiori, 6 di Fiori e Kappa di quadri]. Il [giocatore 6] è fuori posizione, dunque sarà il primo a parlare. Il flop lascia molte speranze, in quanto un eventuale fiori al turn o al river permetterebbe di chiudere un bel progetto di colore. Essendo però un giocatore piuttosto ivo, si limita essenzialmente a bussare per lasciare l’iniziativa all’avversario, in questo caso leggermente meno soddisfatto. Infatti, il [giocatore 4], lasciando da parte il valore reale del proprio punteggio e conoscendo il proprio avversario, decide di puntare in bluff dato che secondo lui, è l’unica maniera per portare a casa il piatto. Questo rilancio mette a dura prova il [giocatore 6] che si aspettava un check, ma non è assolutamente spaventato dall’entità della puntata. Mezzo piatto non rappresenta un investimento sostanzioso per quello che può riservare il turn, per questo decide di chiamare. Potrebbe avere una coppia di Kappa o quanto meno un punto in mano data la sua azione nel pre-flop, e questa potrebbe essere a tutti gli effetti una puntata per valore.
Dopo l’azione al flop, la quarta carta comune avrà un valore pari a 25€.