In questa nuova serie di articoli, vediamo ed analizziamo il perchè lo “squeeze” è un’arma importantissima nel Texas Holdem.
In questa nuova serie di articoli, vediamo ed analizziamo il perchè lo “squeeze” è un’arma importantissima nel Texas Holdem.
In questa nuova serie di articoli, vediamo ed analizziamo il perchè lo “squeeze” è un’arma importantissima nel Texas Holdem.
Quando sentiamo la parola “squeeze”, il riferimento è attribuito ad una particolare situazione al tavolo in cui, dopo un raise ed un cold call da parte di almeno un avversario, il giocatore effettua una puntata molto elevata al fine di aggiudicarsi il piatto. Ma come bisogna intendere questa puntata? Come accogliamo queste situazione quando siamo in un contesto cash game?
Solitamente, quando si esegue questa strategia di gioco, la chiave di tutto sta nella Fold Equity. Infatti, in tal modo ci riserveremo la possibilità di aggiudicarci il piatto semplicemente attraverso una nostra puntata, puntata che agli occhi dei nostri avversari può considerarsi troppo accentuata per proseguire nella mano. Ricordate di variare molto spesso il vostro range di raise-fold: attraverso uno squeeze ben orchestrato, il vostro stile subirà notevoli mutamenti che si ripercuoteranno poi sull’immagine proiettata al tavolo. Un’altra motivazione valida che può indurre ad effettuare uno squeeze, è sicuramente rappresentata dalla dead money: dopo un raise da parte di un giocatore, il call subito dopo non rappresenta particolare forza nella mano, (una piccola coppia per cercare un set, 2 belle carte suited-connector etc…) dunque è da considerarsi spesso dead money.
Soprattutto ai microlimiti, questa strategia viene “data per buona”, in quanto non ci saranno certo elevati livelli di pensiero che possano in qualche modo indurre a pensare ad un bluff.
Come ormai ben saprete, nel poker texas holdem non esistono situazioni in cui rilanciamo per il solo gusto di farlo (rubare continuamente i bui): o meglio, queste situazioni esistono, ma non vengono prese in considerazione dal buon giocatore. Bisogna sempre avere un’idea chiara dell’avversario che si ha di fronte, per poi agire di conseguenza. Dunque, anche lo “squeeze” non risulterà efficace se non si tengono in considerazione questi elementi.
Un buon allenamento per riconoscere gli spot ideali, è sicuramente quello di acquistare una licenza di Poker Tracker o Holdem Manager, software di o che aiutano ad identificare lo stile di gioco dei nostri avversari in maniera rapida e semplice.
Può sembrare superficiale, ma scegliere una size corretta per squeezare è un buon modo per identificarci come giocatori sensati. Sparere rilanci senza cognizione di causa può insospettire anche il giocatore più debole, per questo bisogna ponderare bene le proprie size bet.
Solitamente, quando siamo in posizione, la giusta size è di 3,5x+1 per ogni giocatore che ha flattato (cioè il giocatore che ha fatto solo call dopo un raise). Viceversa, se siamo fuori posizione, allora è bene fare un 5x+1.