I player shortstack, per quanto fastidiosi possano essere, compongono spesso la generalità dei poker player nel cash game, soprattutto nei microlimiti. Contro questi giocatori, vediamo come giocare una coppia di 9.
I player shortstack, per quanto fastidiosi possano essere, compongono spesso la generalità dei poker player nel cash game, soprattutto nei microlimiti. Contro questi giocatori, vediamo come giocare una coppia di 9.
I player shortstack, per quanto fastidiosi possano essere, compongono spesso la generalità dei poker player nel cash game, soprattutto nei microlimiti. Contro questi giocatori, vediamo come giocare una coppia di 9.
In un tavolo NL10 6-max, spilliamo 9-9 da big blind. Dopo un fold generale, il primo a parlare è il bottone, un player piuttosto discreto che ama sedersi al tavolo con circa 30-40bb. Rilancia dunque in posizione x3, fold anche dello small blind e noi, da big blind, decidiamo di controrilanciare la nostra coppia, intenzionati certamente a mandarle tutte nel caso di un’ulteriore action dell’oppo.
Infatti, data la history che abbiamo contro di lui, sappiamo che da quella posizione un suo raise assume un valore di steal circa il 30% delle volte, percui mandare i resti contro uno shortstack simile, è sicuramente profittevole nel lungo periodo. Nonostante tutto però, l’avversario opta per il call.
In questa situazione, ci troviamo costretti automaticamente ad effettuare una standard continuation bet, visto il flop decisamente a noi favorevole. Il nostro avversario rimane, ancora una volta, ivo, continuando sulla sua linea di gioco chiamando la nostra puntata.
Ragioniamo sulla quarta carta comune. Andando all-in, rischieremo di far foldare praticamente tutto ciò che non ci batte, mentre verremmo chiamati da mani migliori. Inoltre, anche puntando semplicemente 1/3 del piatto o la metà, non saremo in una situazione a noi favorevole: se l’oppo va all-in, noi chiameremo sicuramente, probabilmente però con la mano peggiore. La miglior soluzione è quella del check/raise, in modo da estrarre il massimo valore da un eventuale bluff da parte sua. L’oppo, però, chekka dietro.
A questo punto, è quasi certo che abbiamo la mano migliore. L’unica cosa che ci frena, è capire l’entità della puntata da effettuare. L’all-in è da escludere, in quanto erebbe praticamente con tutto, mentre puntare circa metà piatto è la soluzione più efficace. Infatti, la nostra coppia di 9 si fa puntalmente pagare da A-5 dell’avversario.