Seconda parte dell’articolo sulla corretta interpretazione di un Double or Nothing, come giocarlo e quali sono gli aspetti chiave per prevalere sul field di questa variante.
Seconda parte dell’articolo sulla corretta interpretazione di un Double or Nothing, come giocarlo e quali sono gli aspetti chiave per prevalere sul field di questa variante.
COME GIOCARE NEI PRIMI LIVELLI
Questa specialità ben si adatta al giocatore chiuso e conservativo, in quanto non presenta particolari doti nel post flop da dover analizzare ed interpretare. Tutte le nostre chips hanno un valore fine a se stesso, e man mano che procediamo il loro valore viene percepito con maggior attenzione e rispetto. Nelle prime fasi di gioco, bisognerà foldare un elevato numero di mani e giocare solo quelle più importanti ( le classiche mani “”), giocandole il più aggressivamente possibile una volta ricevute. Anche i connector bassi o le carte suited non sono poi cosi brutte da giocare, ma possono assumere dei valori controproducenti in queste prime battute. Se vogliamo giocarle, bisognerà farlo in posizione rispetto agli avversari, in modo da prelevare più chips possibili quanto il nostro punto si chiuderà. Ricordate, il nostro obbiettivo è quello di preservare le chips per le fasi successive: non occorre entrare in troppi piatti, ma basta una buona gestione delle mani di partenza per avere ottimi margini per la vittoria finale.
COME GIOCARE LA FASE INTERMEDIA
In questa situazione il nostro gioco ivo ed estremamente chiuso non avrà più alcun effetto, dato che il livello dei bui inizia a pesare sulla consistenza del nostro stack. Bisognerà per l’appunto iniziare a rubare qualche buio, in modo da avere a disposizione uno stack che possa garantirci una buona fold equity sul resto del tavolo. Non entreremo in piatti consistenti, a meno di non avere un punto estremamente forte, ma ci riserveremo la possibilità di vincere piccoli piatti per non rischiare di essere sopraffatti dai bui. Nei DON, soprattutto in queste fasi, è assolutamente sconsigliato effettuare un call, in quanto se non dovessimo hittare niente, allora avremmo perso una grossa fetta delle nostre risorse economiche in termini di chips. Dunque, la regola è o un bel raise (anche all-in) oppure il tasto fold. Se avrete giocato bene, allora vi ritroverete avvantaggiate nelle fasi finali del torneo.
COME GIOCARE LA FASE FINALE
In un tavolo da 10 persone, in queste fasi solitamente si rimane in 7, dei quali 5 andranno a premio.
Se siamo sopra average rispetto alla media del tavolo, allora la regola fondamentale è quella di non chiamare mai gli all-in dei giocatori pari stack, in quanto ci metteremo in condizioni pericolose che non offrono alcun vantaggio: dobbiamo puntare ad arrivare tra i primi 5 e non assorbire tutte le chips in gioco. Contro uno short stack invece, è buona norma chiamare anche con un range ampio di mani, in quanto se dovessimo perdere il nostro torneo non è compromesso, mentre una vittoria ci garantirà la possibilità di aggiudicarci il torneo.
Ricapitolando: avendo una gran quantità di chips, non bisogna invischiarsi mai in situazioni pericolose e attendere che i bui facciano il loro corso, viceversa alla prima occasione bisognerà mandare i resti anche con mani di poco valore.
In conclusione, il Double or Nothing è una pista percorribile per tutti coloro che vogliono incrementare velocemente il proprio bankroll, in quanto si tratta per lo più di tornei dove la parte tecnica viene meno in favore di una più classica gestione ABC delle tematiche del poker.