

Un tempo crocevia di emozioni, euforia e fortune che cambiavano in una notte, oggi questi casinò giacciono muti, avvolti da polvere e ruggine. I “casinò fantasma” sono monumenti dimenticati di epoche dorate, dove i suoni delle slot machine e le grida dei giocatori sono stati sostituiti dal fruscio del vento tra le macerie. Questo reportage è un viaggio tra rovine di lusso decaduto, luoghi in cui l’azzardo ha avuto il suo trono, ora inghiottiti dal tempo e dalla storia.
Atlantic City: Il Declino dell’Impero del Gioco sulla Costa Est
Negli anni ’80 e ’90, Atlantic City era considerata la “Las Vegas dell’Est”, un regno di casinò affacciati sull’oceano, in grado di attirare milioni di visitatori ogni anno. Ma la liberalizzazione del gioco in altri stati e la crisi economica hanno inferto colpi durissimi. Oggi, edifici come il Trump Plaza, demolito nel 2021, e il Atlantic Club, chiuso nel 2014, rimangono simboli del crollo di un impero. I resti arrugginiti dei loro interni raccontano storie di sfarzo improvviso e caduta repentina.
Cambogia: Il Fantasma di Bokor Palace
Nel sud della Cambogia, tra le nebbie della montagna Bokor, si erge il Bokor Palace Hotel & Casino. Costruito dai colonialisti si negli anni ’20, divenne un rifugio d’élite e una sala da gioco esclusiva. Dopo decenni di abbandono, tra guerre civili e invasioni, la sua struttura decadente è oggi un’attrazione per fotografi urbex e turisti in cerca di suggestioni noir. Le sale da gioco, annerite dal tempo, sembrano ancora attendere giocatori mai tornati.
Russia: L’Effimero Sogno di Azov-City
Nel cuore del distretto di Krasnodar, Azov-City fu uno dei primi tentativi della Russia post-sovietica di regolamentare e centralizzare il gioco d’azzardo. Inaugurata nel 2010 e chiusa nel 2019 per decisione governativa, questa enclave del gioco è oggi un parco archeologico del capitalismo in chiave russa. Le insegne al neon spente, le fiches abbandonate nei tavoli e i manifesti promozionali logorati raccontano di un sogno durato meno di un decennio.
Questi casinò fantasma non sono soltanto edifici abbandonati, ma capsule del tempo che conservano le ambizioni, le follie e i drammi di epoche ate. Visitandoli si ha la sensazione che da un momento all’altro le luci possano riaccendersi e che le carte possano tornare a essere distribuite. Invece, ciò che rimane è una bellezza silenziosa, malinconica e profondamente umana.