In questa seconda parte continuiamo a parlare di Pot-Limit-Omaha, analizzando gli errori comuni dei giocatori principianti.
In questa seconda parte continuiamo a parlare di Pot-Limit-Omaha, analizzando gli errori comuni dei giocatori principianti.
In questa seconda parte continuiamo a parlare di Pot-Limit-Omaha, analizzando gli errori comuni dei giocatori principianti.
Come nel Texas Holdem, il bluff ricopre un valore assolutamente fondamentale anche nell’Omaha. Vanno stabiliti alcuni criteri in quanto le dinamiche non sono proprio le stesse. Infatti, uno degli errori più comuni che un giocatore alle prime armi può commettere sta proprio nel non saper riconosce gli spot opportuni dove tentare un bluff. Oppure viene utilizzato troppo frequentemente mentre altre volte ci si limita solo a giocare il punto migliore. In sintesi, si è portati a bluffare secondo criteri che nel Texas Holdem funzionano perfettamente mentre nell’Omaha lo sono molto meno.
Dunque, per non ritrovarsi in situazioni particolarmente complesse, il consiglio è quello di evitare il bluff. Se non avete la minima idea di come condurre poi il resto del gioco, rimanete con il vostro stile di gioco chiuso ed aggressivo fino a quando non avrete le abilità necessarie per saper leggere le 4 carte dell’avversario. Infatti, bluffare in Omaha può essere ricondotto ad un bluff nel Texas Holdem con 2 avversari ancora in gioco. Se non bisogna farlo in quell’occasione o per lo meno risulta essere molto pericoloso, a rigor di logica non bisogna farlo neanche nel Pot-Limit-Omaha.
Abbiamo visto come nell’Omaha vi siano alcuni concetti attraverso i quali stabilire la propria strategia di gioco. Ma molti sono gli errori che si commettono anche avendo appreso questi aspetti.
Molto spesso capita infatti che, dopo aver perso un piatto molto consistente, si tende ad entrare in quasi tutti gli spot. Si va spesso alla ricerca di un punto assolutamente impensabile, andando contro i principi stessi di questa disciplina. La varianza può farsi sentire ancora di più rispetto al Texas Holdem. Dunque è consigliato non prendere parte a queste partite se non si ha una solida preparazione mentale alla base di tutto. Questi sono gli aspetti che devono essere assolutamente compresi:
Non esiste una mano più forte pre-flop. In questa fase infatti, nelle migliori delle situazioni, possiamo trovarci a percentuali intorno al 60%/40%, percui nel flop tutto può succedere. Una mano non va mai considerata fatta fino a quando non si è scoperta l’ultima carta del board, in quanto proprio questa il più delle volte riserva spiacevoli sorprese che un avversario esperto può cogliere per far are la nostra mano fino a quel momento assolutamente vincente.